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S E I

Sistema Energetico Comunitario

Pieno supporto alle CER

I SEI rientrano sicuramente tra le tecnologie abilitanti di possibili soluzioni adottabili allo scopo di favorire la transizione energetica, tra cui quella basata sul coinvolgimento dei cittadini per costruire con gli stessi, aggregazioni quali quelle identificabili come comunità di energia rinnovabile (CER). Attraverso le CER si può cogliere l’obiettivo di spingere i cittadini a consumare quasi “istantaneamente” l’energia prodotta dagli impianti alimentati da FER e appartenenti alla comunità stessa (autoconsumo)

In condizioni “quasi statiche” ciò consentirebbe di minimizzare il mismatching tra la potenza richiesta dai carichi e quella complessivamente generata dai generatori presenti nella comunità. Una strategia di coinvolgimento dei cittadini per spingerli ad aggregarsi in CER è quello di incentivare economicamente tale modalità di autoconsumo premiando i membri della CER che, con comportamenti virtuosi, più contribuiscono allo scopo.
Chiaramente, riuscendo in un tale intento e immaginando di diffondere questo “modus operandi” all’intero sistema elettrico, si potrebbe sicuramente dare un notevole contributo al primo dei problemi intrinseci citati in precedenza, ovvero alla non programmabilità delle FER. 

In aggiunta ai comportamenti virtuosi dei membri di una CER, è anche possibile pensare di utilizzare tecnologie adeguate (sistemi di interfaccia innovativi con cui i generatori alimentati da FER si collegano alla rete elettrica, sistemi di accumulo, smart meter e piattaforme di gestione, ecc.) che aiutino la comunità a tendere all’autoconsumo “istantaneo” dell’energia prodotta così da poter realizzare quelle che potremmo indicare come “Net Zero Power Renewable Energy Community” (NZPREC). 

Le CER, quindi, possono dare un significativo contributo al sistema elettrico nazionale nel mantenere l’equilibrio generazione e carico, necessario per garantirne il corretto funzionamento anche a fronte di una crescente penetrazione delle FER e un progressivo abbandono della generazione tradizionale da fonte fossile. Nella presente proposta progettuale, si definiranno le caratteristiche funzionali del SEI in considerazione dell’operatività delle CER per come attualmente disciplinate dalla normativa nazionale italiana, che si basano su quello che viene definito autoconsumo “virtuale”.

L’autoconsumo “virtuale” (anche definito “commerciale o “su perimetro esteso”) prevede, secondo regole definite, l’utilizzo della rete pubblica per lo scambio di energia tra unità di generazione e di consumo e, sulla quale, ogni utente è normalmente connesso tramite un proprio punto di connessione (detto POD, Point of Delivery). La normativa italiana, inoltre, incentiva l’autoconsumo “istantaneo” (valutato su base oraria) e quindi è una forma molto prossima a quella di NZPREC. Quindi, grazie alle tecnologie abilitanti quali appunto i SEI sarà possibile formare delle CER con la possibilità di massimizzare l’energia elettrica condivisa secondo lo schema dell’autoconsumo “istantaneo” all’interno delle comunità

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